giovedì 30 agosto 2012

Alan dipana i suoi Dubbi

Basta il titolo per capire l'impresa di Alan Pittana... Detto "Il folle"...
Alan il folle, chiamato così dai più perché possiede una tecnica d'arrampicata sopraffina e una forza sovrumana che potrebbero fargli fare tranquillamente gli 8b, se non gli 8c, ma teme talmente il volo e l'insicurezza (pensiero tutto suo) dei materiali, che riesce a fare una via solamente se la domina completamente...
Quindi Alan domina completamente la bellissima "Dubbio Finale" (8a+), dopo anni in cui si avvicinava tantissimo alla performance ma poi, per vari motivi, la via gli sfuggiva.
Questa è così la sua terza via di questo grado, dopo "Apache Kid" (8a+) e "Sonce v Oceh" (8a+), la prima in Baratro, la seconda a Misja.
Grande Alan che con tanta pazienza e passione riesce a sorpassare le sue paure e regalarsi super performance!

P.S. Non lo chiamiamo veramente "il folle", ma mi piace prenderlo in giro...

Saluti a tutti
ONE

martedì 21 agosto 2012

Ciano e lo strapiombantismo

Con immensa gioia e gran divertimento vi comunico che Ciano (Luciano Frezzolini) ha salito la super strapiombante "El Trabajo del Borracho" (8b+) a DarkPoint e la mia impegnativa "Two Shoes for Dancing" (8a). Piace vedere come questo super scalatore, maestro per molti, chiodatore esperto, fantasioso praticante di questo bellissimo sport, si diverta sui giochi che gli abbiamo creato... Amante dello strapiombo a DarkPoint, la nostra creatura, si è trovato subito a suo agio e ci ha seguito nelle nostre folli fantasie ripetendo praticamente tutto quello che abbiamo creato. Dunque è arrivato anche il momento del "Trabajo", e qui le difficoltà aumentano... Nella nostra falesia gli mancano solamente le poche vie dall'8c in su...
Quindi, dopo che si prla di questi mostri sacri dell'arrampicata triestina, piace anche parlare di quelli che con calma si avvicinano ai gradi duri... qualcuno con poca calma...
Michele Mezzavilla sale i suoi primi sette. "Dubbio finale" (7a) in Baratro, "Veleno per il cuore" (7a) in Mani di Fatima, "Rototom" (7a) flash e primo 7b con "Nemo" (7b)... (ma non era 7a+??? eh eh eh).
Inoltre Davide Antonini sale il suo primo 7c+ con la difficile "Rastafarai Anthem" (7c+).
Bravi ragazzi, sono molto orgoglioso della nostra creatura che vi fa fare progressi e vi stimola per nuove realizzazioni!
Saluti a tutti
ONE

martedì 7 agosto 2012

D'Artagnan e le sue "pazzie"

Fa piacere pubblicare ogni tanto delle news pazze e colorite come quelle che ci manda Lorenzo La Rosa, al secolo "D'Artagnan" (per essersi presentato, oramai secoli fa, con un improbabile pizzetto). Piace vedere come ognuno risolva i suoi problemi in modi più o meno strani, pur di riuscire a continuare a seguire la passione che tutti ci accomuna. Vi lascio alla lettura di queste righe...

"Ciao Andrea,
ultimamente sono tutti troppo bravi e ti scrivono solo di realizzazioni, così ho pensato spettasse a me, che sono meno bravo, scrivere qualcosa di alternativo.
Come tutti sanno sto ricominciando a scalare (lo dico da circa due anni) e oggi sono stato a Dark Point con Amilcar il quale si è fatto respingere per ben tre volte sull’ultimo movimento di Two Shoes For Dancing, salvo poi fare tranquillamente il movimento altre tre volte senza riposare niente in mezzo... Dice che è la tua maledizione che lo ha colpito...
Io invece oggi ho deciso, per la prima volta in quasi un anno, di mettermi le scarpette. Dirò di più, avevo proprio voglia di mettermele (strano a dirsi, visto quanto sono scomode!). Per chi non lo sapesse, è da diversi mesi che scalo scalzo. Sebbene ora il motivo principale sia più che altro la mia malcelata fricchettonaggine, all’inizio c’erano dei motivi seri per questa scelta.
Approfitto così anche per sfatare un mito che vorrebbe stabilire un rapporto di causa-effetto tra il mio arrampicare scalzo e una caduta di circa 10 metri che ho effettuato a Ospo il 2 giugno 2010, in cui mi sono procurato una frattura composta dell’acetabolo (una parte del bacino). In realtà il legame c’è ma è talmente labile che sono sufficienti pochi gradi di alcol ad eliminarlo del tutto. Si dà il caso infatti che la mattina del 28 agosto 2010 io sia stato al Maggiore, dove un incauto medico mi aveva detto che ero completamente guarito e che potevo tranquillamente abbandonare le stampelle al loro destino. Non solo: potevo anche correre, saltare, e fare come se non mi fosse mai successo niente. Io lo avevo guardato incredulo, ma poi, benché avessi l’impressione che la gamba si sgretolasse sotto il mio peso ad ogni passo (non la usavo da tre mesi) avevo cercato di fare come lui diceva. Quale migliore occasione quindi della festa di Dark Point (che si sarebbe tenuta proprio quella sera) per riattivare un po’ la circolazione? Ero anche curioso di vederlo, sto posto, visto che ne avevo tanto sentito parlare ma non ci ero mai stato. Detto fatto, ci vado. E, dopo un onesto riscaldamento a base di birrette, non posso rifiutare un giro con la corda dall’alto su un apparentemente innocuo 6c (che poi ho scoperto chiamarsi Giorgina Piccola). La via scorre senza grossi problemi fino all’ultimo appoggio, che è una tacchetta su cui si deve caricare tutto il peso con l’alluce del piede destro. Di appoggi così ne avrò visti migliaia nel corso della mia vita arrampicatoria, ma quella volta avevo il piede debole (sempre perché non lo usavo da tre mesi) e in più avevo fatto anche l’errore di usare delle scarpette un po’ grandine (quelle da riscaldo) che in quanto tali non piegano il dito quanto basta a farlo lavorare a flessione ma lo lasciano dritto, comprimendo assialmente l’articolazione. Ovviamente me ne frego, ansioso di “chiudere” la via, e carico. Sento un leggero dolorino, ma non ci faccio molto caso. Una volta sceso e tolte le scarpette, il dolorino si fa un po’ più fastidioso, ma penso che non durerà più di un paio di giorni. Fatto sta che passano le settimane e i mesi, ma il dolorino, che quando non arrampico non sento assolutamente, torna ogni volta che metto le scarpette. Dopo diversi mesi sembra passato, ma la volta che provo a fare qualche via in più o a caricare il piede non come se la roccia fosse cosparsa di uova, eccolo che ritorna. Sconfortato, penso a un “piano B”, e la soluzione si rivela essere più semplice del previsto: eliminare le scarpette. Tra l’altro avevo sempre considerato le scarpette l’unico “lato negativo” dell’arrampicata, una sorta di male necessario, soprattutto a causa dei calli e del dolore che causano quando vengono indossate per troppo tempo, senza considerare i rischi per la salute del piede a lungo andare, come avvertono gli autori del libro sugli infortuni in arrampicata Un movimento di troppo. Così, dopo un breve periodo di sperimentazione sui traversi della Napoleonica, da “male necessario” diventano “male non necessario”.
Ma torniamo a noi. Dicevo che, nonostante tutto, oggi avevo voglia di mettermi le scarpette, e me le sono messe. Dopo un veloce riscaldo proprio su Giorgina Piccola attacco Rototom, una via che a differenza di quasi tutti ho sempre considerato più dura di Jizz In My Pants a causa di una tacca che faccio molta fatica a tenere quando non sono in forma (e da quando esiste Dark Point non sono mai stato in forma). La provo, ovviamente con le scarpette, e cado sul famoso passaggio duro. Accidenti, penso, l’ultima volta, seppur con la corda dall’alto, l’ho fatta scalzo dopo un mese abbondante di stop totale! Riprovo, una, due volte. Niente da fare. Rimane la soluzione meno logica e più ridicola: togliersi le scarpette. Lo faccio, rischiando di cadere dalla comoda sedia (chi conosce la via capisce), e me le appendo all’imbrago, così giusto per avere un po’ di peso in più. Riparto, faccio il passaggio e, seppur accaiato, arrivo fino in cima. Poco dopo sfioro il paradosso scalando senza scarpe sui primi tre spit di Two Shoes...
Alla fine di questa giornata posso dirmi soddisfatto perché ho scoperto di essere meno pazzo (o meno stupido) di quello che pensavo. Con questo non voglio dimostrare l’inutilità delle scarpette (io stesso credo che continuerò a usarle su certi tipi di vie), bensì ridimensionare drasticamente il ruolo e l’importanza che ad esse attribuiamo nell’arrampicata.
Chiedo scusa per la lunghezza della mail ma visto che te ne mando circa una ogni 5 anni forse me la pubblicherai...
Ciao e a presto, dopodomani dovrei partire per Veglia dove spero di riuscire a fare anche un po’ di DWS... ovviamente scalzo!

Lorenzo “D’Artagnan” La Rosa"

P.S. Per dovere di cronaca scrivo anche di una super performance del nostro Sbisi che ieri, in un caldissimo pomeriggio d'agosto, sale in DarkPoint la stupenda estensione del "Trabajo del Borracho" (8b+). Rarissima ripetizione della via liberata da Kruder: "Undeground doesn't stop" (8c).

Saluti a tutti
AndreONE

giovedì 2 agosto 2012

Sempre più giovani... e non più giovani...

Pierin, RonchiaMan, Luca, ADM, Bacerino, Eva e Pucco fanno faville in Baratro e soprattutto DarkPoint. Ecco cosa ci scrive Bacerino su alcune di queste performance.

 "Ciao Andrea,
ti scrivo per informare il popolo dei climber triestini delle ultime realizzazioni da parte di noi giovinastri.
Iniziamo parlando di Piero “Pierin” Surace detto anche “pac-man” che in una giornata di ottime condizioni chiude i conti con Rototom (7a) dopo ben due anni di tentativi. Lo stesso giorno si toglie anche la soddisfazione di salire Verdi for Africa (7b) dopo pochi tentativi e tutti in giornata.
Davide Antonini “Ronchia man” chiude i conti con Roam (7b+) dopo solo quattro tentativi! Anche lui chiude poi Verdi for Africa rendendo la giornata veramente speciale.
Luca Ianza, della banda dei Grembani, invece inizia a chiudere le sue prime vie di grado 7. L’altra settimana infatti ha chiuso Ushuaia (7a+) alle dieci e mezza di sera con la frontale. Come se non bastasse il giorno dopo gita in baratro e chiude pure Dubbio (7a+)!
Alberto dal Maso ADM invece chiude prima Sex and Candy (8a+) nella stessa giornata in cui la ha chiusa pure Guido. Qualche giorno dopo altra puntata a Sezana e altre realizzazioni! Infatti sale prima Rastafarai Anthem (7c+) per poi salire Jungle Flash (7c) a vista. Ma siccome questo non bastava sale anche Two shoes for dancing (8a) al secondo tentativo. Bravo!!!!!
Anche io posso ritenermi più che soddisfatto, in fatti son riuscito a chiudere quattro vie tra 8a e 8a+ in otto giorni. Ho iniziato il mio periodo di forma salendo Placcoman (8a), poi ho continuato chiudendo La formica atomica (8a), poi “non soddisfatto” mi son detto che dovevo chiudere altre due vie di grado 8 prima di partire per le vacanze, cioè sabato. Abbastanza dubbioso di riuscirci sono andato ha Darkpoint e ho chiuso Sex and Candy per poi togliermi anche la soddisfazione di chiudere inaspettatamenta Happy mix (8a+) al quarto tentativo.
Così tutti soddisfatti
Alla prossima
Luca Bacerino"

Da parte mia, ci tengo a riferirvi la splendida performance di Eva Scroccaro che sale al secondo giro "Sex and Candy" (8a+) dopo un super tentativo a vista. Bravissima Eva che riesce a far vedere in falesia l'esperienza che sta acquisendo nelle gare internazionali.

Oggi anche super performance di Giacomo "Pucco" Lazzini. Anche Jack entra nel gruppo di chi fa il "7" salendo "Rototom" (7a). Bravissimo Giacomo, che scala poco ma ha grandi potenzialità!

Anche i vecchi Ciano, me stesso e Ste, saliamo la bella e nuova via di nome "Nemo" che parte da "Nina" (8a) ed esce a destra, fuori dallo strapiombo. Richiodata e liberata da Ciano la via potrebbe essere senza troppi problemi un 7b... aspettiamo i ripetitori...

Ciao a tutti e buone vacanze arrampicatorie.
AndreONE